Marco Cortesi presenta “Le donne di Pola” – Giovedì 21/02/2008 ore 21,00

“Nessuno potrà più picchiare un serbo.”
Pristina, 24 aprile 1987, Slobodan Milosevic infiamma le folle.

“Dopo seicento anni siamo di nuovo in guerra.
Forse non sarà una guerra d’armi, ma può darsi che lo sia”.

Kosovo Polje, 28 giugno 1989, Milosevic viene acclamato come nuovo Lazar, il condottiero che seicento anni prima aveva guidato la Madre Serbia contro gli infedeli musulmani. L’escalation continua fino a sfociare in uno dei conflitti che maggiormente segneranno l’Europa portando con sé il triste primato di un numero di vittime senza confronti: la guerra in Ex Jugoslavia. Dicembre 1995: la firma degli Accordi di Dayton mette fine ad un conflitto durato 4 anni. I veri colpevoli sono tuttora in libertà. Almeno 2 milioni di persone hanno abbandonato le loro città. Molti hanno trovato rifugio in campi profughi. Senza più una casa, senza più una famiglia, segnati a vita da quello che hanno visto, aspettano solo una cosa: la morte.

Giunto oltre le 275 repliche, “LE DONNE DI POLA” narra sotto forma di monologo la vita e i racconti degli abitanti del campo profughi di Kamp Kamenjak nella città istriana di Pola. “LE DONNE DI POLA” raccoglie le testimonianze delle vittime della guerra, le loro lacrime, i loro ricordi devastati da un conflitto assurdo e pieno di menzogne. I protagonisti del testo sono tutti realmente esistenti.

“Emozionante e profondo. Uno spettacolo bellissimo nel nome della Pace.”
(Il Resto del Carlino)

“E’ stata un’esperienza alta di teatro, perché l’arte non si è asservita al mestiere o all’interesse, ma è volata libera e coraggiosa.”
(Il Momento)

A Kamp Kamenjak come in decine di altri campi profughi disseminati per i territori dell’Ex-Jugoslavia vivono i sopravvissuti a quella che è stata definita una delle guerre più sanguinose e crudeli della storia: la guerra civile che ha sconvolto i Balcani tra il 1991 ed il 1995 portando con sé 350.000 morti ed un numero di profughi senza eguali.

Cosa davvero è accaduto?
Chi i carnefici, chi le vittime?
Cosa si nasconde dietro una guerra che inneggiò alla “Purezza del Sangue” e alla “Religione” per muovere al massacro reciproco coloro che fino al giorno prima erano soltanto vicini di casa o parenti?
“Le donne di Pola” ci fecero dono della verità.

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